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«Ho avuto una visione […]. Vedo acqua e il sole […]. Vedo Tobey che sta guardando un faro. Si, vedo te che vinci il De Leon»

Need for Speed è un film del 2014 diretto da Scott Waugh. Adattamento dell’omonima saga videoludica iniziata nel 1995, la pellicola è un mix di adrenalina e azione scandita dai roboanti motori che sfrecceranno sulle immense strade americane.
Il protagonista della pellicola è Aaron Paul, ricordato da tutti per la celebre serie televisiva Breaking Bad. Insieme a lui troviamo Imogen Poots, Dominic Cooper (Dracula Untold), Ramón Rodríguez (World Invasion (Battle: Los Angeles)), il cantante Kid Cudi, Rami Malek (Bohemian Rhapsody), Harrison Gilbertson e ultimo ma non per importanza il candidato al premio Oscar Michael Keaton (Birdiman, Batman).
Tobey (Aaron Paul) è uno dei migliori meccanici e piloti di Mount Kisko. Dalla scomparsa di suo padre, la sua officina inizia ad avere qualche difficoltà nel pagare il mutuo che neanche le gare clandestine per la città riescono a sostenerlo. Una sera, dopo una gara, un vecchio amico ormai diventato nemico, Dino Brewster (Dominic Cooper), gli propone di costruire un’auto. Ma non una qualsiasi, bensì una Mustang alla quale Ford e Carroll Shelby stavano lavorando prima che Carroll morì. Nonostante il disaccordo dei suoi amici e colleghi, in forte contrasto con la persona che era diventata Dino, decide comunque di accettare la proposta, trovando il finanziatore che la acquistasse e guadagnando il necessario per vivere più tranquillo. Per Tobey, però, la vita cade a pezzi quando viene accusato di aver causato l’incidente durante una gara illegale e finisce ingiustamente in prigione. Da quel momento, il giovane meccanico d Mount Kisko aspetterà con ansia il termine della sua condanna per avere la sua vendetta a bordo di un’auto da corsa.
È giusto dire che la maggior parte degli adattamenti videoludici non hanno avuto molto successo e non hanno rispettando le attese dei fan: i motivi sono tantissimi. Per quanto riguarda Need for Speed, però, possiamo affermare che non fa parte di questa sfortunata cerchia. Infatti, troviamo molte referenze al videogioco che vanno dalla genuinità delle riprese durante le corse, che non vedono quasi per niente la presenza di CGI, e le diverse inquadrature riprese dal videogioco stesso. Da tenere conto c’è anche la qualità dei ruggenti motori e l’incredibile parco auto messo a disposizione per il film. Infine, l’inaspettata lunga durata, pari a poco più di 2h, rende la pellicola ancora più avvincente e succulente per gli appassionati e gli amanti del genere.